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In questa bio-piscina, la parte balneabile è stata divisa dalla parte adibita alla fitodepurazione per mezzo di un camminamento con pietre semi sommerse |
Avete mai sentito parlare delle piscine biologiche?
Sono delle piscine a tutti gli effetti, dove cioè è possibile fare il bagno, ma sono fitodepurate, e totalmente inserite nel contesto di un giardino naturalistico.
La prerogativa principale della bio-piscina è il fatto che in essa la depurazione avviene in modo assolutamente naturale, quindi tassativamente senza prodotti chimici. Questo determina una qualità dell'acqua unica, alla quale si aggiunge il vantaggio di un impianto totalmente integrato nella natura, che col tempo diventerà un'oasi per fauna e flora, oltre che per gli esseri umani!
E' un impianto totalmente ecologico: funziona con una pompa a basso consumo, non inquina con acque di scarico arricchite di sostanze chimiche, funziona a circuito chiuso e il consumo di acqua, una volta riempita, consiste solo nell'aggiunta della parte persa a causa dell'evaporazione; non necessita di svuotamenti o di coperture invernali, è adatta alla balneazione ma anche al semplice elemento di arricchimento del giardino.
E' formata da una zona balneabile, con fondo privo di piante e coperto da un telo impermeabile, e delle aree periferiche che fungono da aree di rigenerazione dell'acqua, dove il telo impermeabile è coperto da sassi, ghiaia, e piante che "puliscono" l'acqua (fitodepurazione). La depurazione è totalmente naturale, ma va aggiunta una notevole dose di tecnica, necessaria per scongiurare l'insorgere di una quantità eccessiva di alghe. In questo modo l'acqua, dopo il primo periodo di assestamento di 3-4 settimane, risulterà limpida e inviterà ad un bel tuffo!
Fonte: a. Werner, la piscina biologica e il giardino naturale, editrice Il campo, 2003
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